L'espropriazione per pubblica utilità è l'istituto giuridico in virtù del quale la pubblica amministrazione può, con un provvedimento, acquisire o far acquisire ad un altro soggetto, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo pagamento di un indennizzo.
L'espropriazione è espressione del potere ablatorio che, in varia misura, tutti gli ordinamenti riconoscono alla pubblica amministrazione e che consente alla stessa di sacrificare l'interesse privato in vista di un superiore interesse pubblico (che, nel caso dell'espropriazione per pubblica utilità è solitamente – ma non esclusivamente – quello di realizzare un'opera pubblica).
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L'espropriazione nell'ordinamento italiano
Il concetto di esproprio nella normativa italiana viene varie volte affrontato e modificato. Anche nel D.Lgsl. 267/2000 si parla di occupazione d'urgenza di immobili per la realizzazione di opere e lavori pubblici o di pubblico interesse (art. 121). La normativa fino al 2001, comunque, è stata sempre di difficile lettura e comprensione, la creazione di un testo unico è stata fondamentale importanza.
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